FIRENZE – Riaprire il confronto sui temi del precariato, rinnovare il contratto nazionale e far slittare di fatto di un anno l’applicazione della ‘Buona Scuola’. Queste le richieste dei sindacati regionali toscani della scuola, che hanno indetto una manifestazione per il 24 ottobre prossimo contro una riforma rienuta inapplicabile e senza risorse certe.
“Ci auguriamo che l’anno prossimo vada tutto a regime – dice Alessandro Rapezzi (Flc-Cgil Toscana) – ma questo rischia di essere un anno di transizione”. Fra gli elementi di incertezza, le carenze di personale Ata, e il raddoppio delle supplenze annuali da parte dei docenti. Un primo sondaggio della Cgil ha evidenziato richieste per 57 unità Ata da parte di 35 scuole, mentre per quanto riguarda gli insegnanti la metà dei posti destinati alle stabilizzazioni andrà comunque a supplenti annuali, così come l’80% dei posti del potenziamento, per i quali le graduatorie non sono sufficienti a coprire la richiesta.
Inoltre, sostiene la Cgil, il ritardo nella composizione delle graduatorie definitive (per fine novembre) potrà causare avvicendamenti a dicembre fra i supplenti “pescati” dalle scuole nelle graduatorie di istituto per coprire i vuoti, e gli aventi diritto.