FIRENZE – Una mela avvelenata in Consiglio Comunale: si tratta di quella dell’Apple store che sabato prossimo aprirà in piazza della Repubblica a Firenze. Dopo una seduta animata dalle polemiche, l’assemblea cittadina ha approvato a maggioranza (sì del Pd, no delle opposizioni tranne FI, astenuta) la deroga che concede alla multinazionale con base a Cupertino di esporre nella piazza una insegna sovradimensionata, in deroga al regolamento edilizio, lo stesso che anni fa aveva fatto sparire le mega-scritte di un noto drink dai tetti intorno alla piazza.
Una decisione su cui sono piovute dalle opposizioni di destra e sinistra: “Le regole devono valere per tutti”. Il sindaco Nardella non la pensa così: “Dire di no – ha dichiarato in Consiglio – significa opporsi a 70 posti di lavoro che saranno cerati e ai 900 mila euro che la Apple si è impegnata a versare la riqualificazione della piazza”.
Diverso trattamento invece quello riservato ad un altro grande marchio per Mc Donald’s, che vorrebbe sbarcare in piazza del Duomo al posto di Universo sport: “Niente fast food nel centro Unesco – assicura il primo cittadino, che in questo caso riscopre le regole: “Lo vieta il regolamento urbanistico”.