PIEVE SANTO STEFANO (AR) – “Con il fuoco nel sangue”, questo il titolo che si è aggiudicato ieri il premio Diari di Pieve 2015: si tratta del diario del sottotenente Giuseppe Salvemini di Castiglion Fiorentino (Arezzo), morto nella Grande Guerra.
Le memorie coprono il periodo che va dal 1915 al 13 ottobre 1918, giorno in cui il sottotenente muore a soli 21 anni per un’intossicazione da gas subita in trincea. Si è classificato secondo il diario di Emilio Cianca, intitolato “Un socialista nella Grande guerra” dove l’autore racconta di se stesso, operaio delle Acciaierie di Terni che tuttavia parte per il fronte riuscendo a trasmettere tra i commilitoni ideali pacifisti contrari al conflitto.
Il premio “Città del diario” è stato invece attribuito quest’anno allo scrittore Carlo Lucarelli per aver portato, questa la motivazione, “nell’anno del centenario dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e del 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il racconto della Prima e della Seconda guerra mondiale nelle case degli italiani”, “Le trasmissioni e i documentari di cui è stato protagonista hanno trattato la storia ‘ufficiale’ e quella della gente comune, hanno fatto ricorso ai documenti tradizionali e alle testimonianze autobiografiche, mescolando i diversi livelli della narrazione fino a regalare al pubblico un racconto completo e coerente”.