FIRENZE – Festeggeranno venerdì 18sera, con un grande concerto all’Obihall, i Whisky Trail, la storica irish band fiorentina, giutà al 40° anno di attività. Sul palco, un’ospite d’eccezione: il violino del sindaco Dario Nardella.
“40 years working and digging in a great music and a culture so long loved, we want to celebrate! 40 anni di lavoro e di scavo in una grande musica e in una cultura così a lungo amata: vogliamo celebrare!”
Così canta in coro la band nel nuovo disco “Concerto”, il quindicesimo della loro storia, che sigilla l’anniversario: quaranta anni di concerti e di suoni in cui la band fiorentina ha contribuito in modo determinate a diffondere in italia la cultura della musica irlandese.
Venerdì 18 quindi una grande festa con cui Giulia Lorimer, Stefano Corsi e tutti i componenti della band celebrano questo importante anniversario e colgono l’occasione per presentare i nuovi brani e tra gli estimatori dei Whisky Trail anche il sindaco di Firenze, che venerdì affiancherà la band con il suo violino (è diplomato al Conservatorio Cherubini), durante l’esecuzione di alcuni brani.
Storia davvero avventurosa, quella dei Whisky Trail, formazione nata fra Firenze e le colline di Scandicci, dove, ancora oggi, risiede Giulia Lorimer: nella sua casa hanno preso forma, negli anni, i progetti musicali del gruppo, per poi prendere le strade dei dischi e dei palchi di tutta Europa.
Il nuovo album “Concerto” è il regalo che il gruppo fa a se stesso e ai tanti estimatori. Il titolo, “Concerto”, nasce dall’esigenza di mettere dentro l’italianissima forma classica del ‘concerto’ (Andante, Moderato, Vivace, Presto) quella ininterrotta ispirazione che è andata perfezionandosi durante il maneggio di temi musicali e culturali di un’Irlanda colta fra storia e leggenda. Quattro pezzi che nella durata e nei contenuti vanno dunque oltre la tradizionale ballata. Un linguaggio nuovo che sebbene avesse già fatto capolino in alcuni dischi del gruppo (non a caso su Irish Music Magazine si dice: “si tratta di un gruppo di pionieri che imperturbabili arano un solco perché altri lo possano percorrere…”) mai aveva preso questa forma. Poi… come in un post scriptum, il disco si conclude con un omaggio a San Frediano, il grande santo irlandese che in tempi lontani stabilì una grande sinergia con i fiorentini aiutandoli in modo decisivo a risolvere i gravi problemi di inondazione della città ad opera dell’Arno. A quell’antica sinergia Giulia Lorimer, Stefano Corsi, Vieri Bugli, Massimo Giuntini e Luca Busatti fanno ancora riferimento.
Ascolta qui l’intervista a Stefano Corsi ospite sulle frequenze di Novaradio all’interno di News Box per presentare la serata.