FIRENZE – Espulsi gli otto consiglieri comunali ‘ribelli’ del Pd di Sesto Fiorentino che nel luglio scorso hanno prima proposto e poi votato la mozione di sfiducia con la quale il sindaco renziano Sara Biagiotti è stata costretta a dimettersi. A decidere le espulsioni, la commissione di garanzia del Pd metropolitano di Firenze, con tre voti favorevoli e due contrari.
La decisione, viene spiegato dal partito, è dovuta alla “gravità del comportamento dei consiglieri” che hanno creato “un danno all’immagine del Pd”. Il provvedimento, spiega una nota del Pd, comporta “la cancellazione dall’anagrafe degli iscritti e dall’albo degli elettori di tutti e otto i consiglieri comunali, Diana Kapo, Antonio Sacconi, Giulio Mariani, Laura Busato, Gabriella Bruschi, Maurizio Ulivo Soldi, Aurelio Spera e Andrea Guarducci”.
“Un disposto chiaro, che conferma in pieno le ragioni del deferimento”, ma “una sconfitta per tutta la politica e un momento di grande amarezza” ha commentato il segretario metropolitano del Pd fiorentino Fabio Incatasciato.
“Il lavoro svolto dalla commissione dei garanti, durato due mesi, mi sembra fatto nel pieno rispetto delle regole e dopo aver ascoltato tutti” ha dichiarato l’ex sindaco Biagiotti, stamani a margine dell’assemblea di Anci Toscana, rilanciando l’iniziativa politica già annunciata per il 27 settembre prossimo a Sesto Fiorentino: “Ci sarà un’assemblea politica con il segretario regionale per cominciare a ricostruire il partito – ha detto Biagiotti – perché dopo un’evento così drammatico ora ha bisogno di un processo forte di ricostruzione per stare vicino alla città”.
Alle domande dei cronisti su una sua eventuale ricandidatura, Biagiotti ha detto: “la legge non lo impedisce, vediamo, ma ora bisogna ricostruire il partito, poi penseremo ai candidati”.