FIRENZE – Si potranno ammirare opere importanti del secondo Quattrocento fiorentino, finora messe in ‘ombra’ dalla vicinanza di capolavori di notorietà mondiale, nelle otto sale splendidamente riallestite nella Galleria degli Uffizi.
Era proprio questo l’obiettivo del nuovo allestimento delle sale, dalla 25 alla 32, all’inizio del Terzo Corridoio della Galleria: in primo piano, dunque, dipinti di Alessio Baldovinetti, Domenico Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Pietro Perugino, Filippino Lippi (le opere finora erano esposte insieme a quelle del padre Filippo), Lorenzo di Credi, Luca Signorelli.
Gli spazi, che prima dei lavori, ospitavano dipinti del ‘500 fiorentino, veneto, emiliano e lombardo, da Michelangelo a Lotto, concludono adesso il percorso del Quattrocento fiorentino e illustrano l’attività della bottega rinascimentale a Firenze dove si formarono i grandi artisti.
Curato dal direttore uscente Antonio Natali e da Daniela Parenti, responsabile del Dipartimento Pittura del Medioevo e del Rinascimento, il nuovo allestimento ha permesso l’esposizione di 43 opere (42 dipinti e una scultura), 14 delle quali provenienti dai depositi, in rappresentanza della pittura della seconda metà del XV secolo, una drastica riduzione qualntitativa rispetto alle 107 esposte precedentemente. A ciascun autore è dedicata una sala e, in alcuni casi (Lorenzo di Credi e Luca Signorelli), due.
“Un capitolo – ha detto Natali – che era necessario perché il secondo Quattrocento rimaneva sacrificato nelle sale del primo corridoio. C’erano opere importanti che nessuno in pratica guardava per la semplice ragione che si trovavano insieme a capi d’opera del mito, a feticci turistici: per esempio, nella prima sala, laddove c’era il Tondo Doni di Michelangelo ora c’è il Tondo del Ghirlandaio che aveva accanto un Botticelli.”
L’intervento è stato possibile grazie ad una donazione di 600 mila euro da parte di Salvatore Ferragamo.