FIRENZE – Una pulizia straordinaria di migliaia di caditoie, degli argini di fiumi e delle strade per evitare che i detriti rimasti diventino un problema con le prossime piogge.
E’ l’intervento straordinario deciso dal Comune di Firenze che partirà nelle prosssime ore nelle aree più colpite dal nubifragio di sabato scorso. Ad annunciarlo è l’assessore comunale all’ambiente, Alessia Bettini, ospite stamani della trasmissione “News Box” di Novaradio per parlare dello stato di avanzamento degli interventi di ripristino post-nubifragio, della conta dei danni, dei progetti per la ripiantumazione. “Il piano di ripulitura delle caditoie di Quadrifoglio – ha spiegato l’assessore – scatterà da domani nella zona di lungarno Colombo ed interesserà soprattutto tra i Quartieri 2 e 3, per cui chiediamo ai cittadini di collaborare liberando le strade dalla auto parcheggiate, ci scusiamo per il disagio ma si tratta di una misura utile di prevenzione e messa in sicurezza”.
La situazione resta difficile: “Ci vorranno ancora due settimane per la riapertura dei parchi e delle aree verdi chiuse al pubblico” spiega l’assessore, aggiungendo: “Tra alberi sradicati e quelli pericolanti o irrimediabilmente danneggiati che saremo costretti ad abbattere, nel complesso Firenze perderà 1.000 piante“. I costi di ripristino si aggirano attorno ai 2 milioni di euro. Già le tempeste di vento dei mesi scorsi erano infatti costate 1.500 alberi, per cui l’assessorato, ha spiegato Bettini, aveva stanziato fondi pari a a 2,3 milioni di euro complessivi, per l’acquisto, la ripiantumazione e la manutenzione nei primi 3 anni. E appunto queste piante saranno le prime ad essere ricollocate, a partire da ottobre-novembre, il periodo migliore per l’attecchimento.
Ascolta l’intervista all’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini, realizzata nel corso della trasmissione “News Box”
Per le altre, si dovranno attendere i fondi che si riusciranno a trovare nelle pieghe del bilancio (insufficienti i 6 milioni accantonati dal Comune nel fondo per eventi imprevisti): si attendono novità da Roma, con la dichiarazione di stato di calamità che potrebbe decidere una deroga al patto di stabilità intreno o sbloccare nuove risorse.
Altro capitolo quello dei danni ai privati: ancora non c’è una stima definitiva (per ora si parla 15-20 milioni di euro). Ai cittadini danneggiati l’amministrazione Nardella darà una risposta con la riunione di giunta alla vigilia della Liberazione (11 agosto) in cui sul tavolo ci saranno le misure da applicare per sgravi su Tar, Tasi e Imu. Se, come e in che misura è tutto da ancora da capire.