FIRENZE – Frenata il settore manifatturiero toscano nel primo semestre del 2015: la produzione ha registrato una flessione dello 0,9%, in un quadro in cui però la componente estera migliora (+2,3% fatturato e +1,1 negli ordini) e di fiducia del sistema delle imprese che porta ad un aumento dell’occupazione.
La congiuntura rimane carattere recessivo, spiega il report trimestrale Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana, e la Toscana fa peggio del resto d’Italia (che limita la perdita al solo -0,2%) ma ci sono segnali positivi: dopo un trimestre in negativo, torna a crescere la componente estera (+2,3%). Positivo anche il dato occupazionale – con una crescita tendenziale dell’1,9% – rappresenta l’unico dato positivo, coinvolgendo nel periodo di analisi anche le piccole imprese.
In riduzione anche il ricorso agli ammortizzatori sociali (-28%). L’incremento occupazionale registrato, tuttavia, ha interessato solo marginalmente la componente con contratto a tempo pieno e indeterminato (+0,2%), malgrado nel trimestre in esame abbiano cominciato a operare gli incentivi fiscali e normativi recentemente introdotti nel mercato del lavoro.