FIRENZE – Un grande progetto espositivo, tra arte contemporanea e rinascimento: è questo che il Centro Pecci di Prato e la Galleria dell’Accademia di Firenze stanno preparando per il 2016.
Da giugno del prossimo anno a gennaio 2017 infatti, negli spazi della Galleria, le opere di dieci grandi contemporanei, saranno esposte per un confronto con i capolavori di Michelangelo e di altri grandi artisti del passato.
Da una parte si schierano il David e i Prigioni di Michelangelo, con un seguito di opere per nulla minori, i cui autori vanno da maestri medievali come Giotto e Taddeo Gaddi, a quelli del Rinascimento con Paolo Uccello, Botticelli, Ghirlandaio, Perugino. Dall’altra i dieci più celebri artisti del nostro tempo: Marina Abramović, Cai Guo-Qiang, Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Jeff Koons, Yayoi Kusama, Bruce Nauman, Richard Prince, Gerhard Richter, Cindy Sherman.
Tra gli spunti sollecitati dalla mostra c’è anche quello relativo alle ingenti valutazioni economiche raggiunte dai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, anche in rapporto ai valori assegnati alla categoria degli “Old Masters” nelle aste di tutto il mondo.