FIRENZE – E’ il giorno della verità oggi per Sesto Fiorentino: nel pomeriggio alle 15 l’attesa seduta del Consiglio comunale in cui verrà discussa la mozione di sfiducia contro il sindaco Sara Biagiotti, firmata anche da 8 consiglieri del Pd: se verrà approvata, l’inevitabile conseguenza saranno le dimissioni e lo scioglimento dell’assemblea e nuove elezioni.
Una prospettiva che, a meno di colpi di scena, gli eventi di ieri appaiono rendere inevitabile. Nel pomeriggio, alla presenza del commissario del Pd sesetese Lorenzo Becattini, il fallimento dell’incontro organizzato per raggiungere un accordo in extremis, tra il sindaco Sara Biagiotti e gli 8 consiglieri “ribelli”.
Sul piatto il sindaco ha messo sul piatto un ampio rimpasto di giunta, nella forma di un “riordino complessivo dell’amministrazione per rappresentare le diverse sensibilità che caratterizzano oggi il Pd e lacomunità di Sesto Fiorentino”. Sempre nel pomeriggio, le dimissioni dell’assessore al bilancio Luca Eller Vainicher, protagonista in passato di forti contrasti con i dissidenti Pd: ufficialmente per “motivi personali”, ma interpretabili anche come “atto di disponibilità” della giunta. Una mossa che, evidentemente, è stata ritenuta in sufficiente o tardiva: gli “otto” hanno respinto la proposta di mediazione.
In serata, lo psicodramma collettivo della crisi del pd sesetese è andato in scena nella partecipatissima assemblea (500 persone) che si è tenuta in piazza IV novembre: i numerosi interventi, anche di semplici cittadini e militanti, hanno evidenziato tutte le tensioni e reciproche accuse tra le due componenti del Pd. I consiglieri “dissidenti” sono stati attaccati dai sostenitori del sindaco, in maggioranza tra il publblico, e hanno accusato a turno i dissidenti di essere bugiardi e di agire per motivi personali. Al contrario, i dissidenti sono stati calorosamente applauditi dal gruppo delle ‘Mamme No Inceneritore’, che avevano contestato Biagiotti in occasione dell’iniziativa pubblica del 16 luglio.
Tra gli spettatori anche il segretario regionale Dario Parrini, il segretario metropolitano di Firenze Fabio Incatasciato. Che a partire da oggi pomeriggio, seil voto in Consiglio Comuanle sulla sfiducia andrà come da prenmesse, avranno una bella gatta da pelare nei prossimi mesi.