VICCHIO – Non aveva lavoro e non lo cercava, ma manteneva un alto tenore di vita per sé e la sua famiglia, trascorrendo ore ed ore in una sala videopoker di Vicchio. Un comportamento sospetto, quello di un 32enne albanese domiciliato a Vicchio, che ha spinto a maggiori indagini: è saltato fuori che il giovane era la figura chiave al centro di una fiorente attività di spaccio di cocaina tra Vicchio e Dicomano. Assieme a lui, coinvolti negli “affari” la moglie 30enne, il suocero 53enne e da altri quattro connazionali, alcuni di questi in veste di “fornitori”.
Un “giro” cui ha posto fine stamani l’operazione “Giotto”, scattata all’alba: i Carabinieri del NORM di Borgo San Lorenzo, coordinati dal sostituto procuratore della DDA di Firenze, Ettore Squillace Greco: 50 militari impegnati con due unità cinofile, che hanno condotto alla notifica di 8 misure cautelari: il 32enne e altre 4 persone sono finite in carcere, 2 agli arresti domiciliari (tra cui la moglie del giovane), mentre per un’altra persona è stato disposto l’obbligo di dimora.
Tra i clienti, è stato appurato, soprattutti persone di mezza età, i cosiddetti “insospettabili”, residenti nei comuni di Vicchio, Dicomano e Borgo San Lorenzo.