FIRENZE – In circa 500 sono accorsi ieri in piazza Vittorio Veneto per l’iniziativa pubblica del sindaco renziano Sara Biagiotti, su cui pende la mozione di sfiducia firmata da 13 dei 24 consiglieri comunali, in discussione per il 21 luglio.
Un appuntamento, convocato epr fare il bilancio di una anno di governo della città, ma che suona di fato come parallelo all’assemblea pubblica che ha riunito 300 persone all’Unione Operaia di Colonnata a sostegno degli 8 ribelli del Pd firmatari della mozione. Qualche contestazione è arrivata dalla “Mamme No inceneritore” quando il sindaco ha affrontato il tema del temovalorizzatore.
“Vado a avanti, e sono pronta a ricandidarmi” ha ribadito Biagiotti, sottolineando che con l’arrivo del commissario (probabile in caso di sfiducia) i progetti su Case Passerini e Peretola, tra i più avversati dagli oppositori, avrebbero un’accelerazione.
A lei l’appoggio del gruppo consiliare Sesto Siamo Noi, parte della maggioranza, secondo cui le aperture del sindaco sono “segnali forti su cui i firmatari della mozione non possono rimanere immobili”.