FIRENZE – Immigrazione, accoglienza dei profughi, sicurezza, degrado e abusivismo commericale. Questi i temi caldi già sul tavolo del nuovo prefetto di Firenze Alessio Giuffrida, che ieri si è insediato a Palazzo Medici Riccardi come successore di Luigi Varratta. “Sul fronte del terrorismo – ha detto – le nostre forze di polizia sanno reagire con adeguatezza, il sistema della sicurezza è efficace ed è stato potenziato. C’è la massima attenzione anche in Toscana, siamo ben allertati”.
Eppure, nonostante l’allarmismo, i dati sulla sicurezza “ordinaria” parlano chiaro: nei primi 5 mesi del 2015 c’è stato un trend decrescente significativo: ben -12,4%. Per i furti in abitazione si registra un -20%, un -30,8% per i furti con strappo. Nessuna rapina in un ufficio postale, rispetto alle 5 dell’anno precedente; un -54,5% delle rapine in pubblica via e un -20,7% di reati inerenti gli stupefacenti.
Riguardo il degrado cittadino “intensificheremo in tutti i modi l’attività di prevenzione” dice Giuffrida. Infine il tema dei migranti: “Bene il modello toscano” anche se ci vuole maggior collaborazione: ma , assicur, “niente requisizioni di immobili”.
E mentre oggi si riuniscono i sindaci della città metropolitana fiorentina per decidere come ripartire i prossimi arrivi tra le 31 strutture Asl reperita dalla regione per l’accoglienza dei migranti, dalla Versilia da Pietrasanta il (di nuovo) sindaco di centrodestra Massimo Mallegni lancia il guanto di sfida: “Qui da noi nessun profugo”.