FIRENZE – Non si placano le polemiche dopo la raffica di 16 condanne in primo grado, compresa quella a 17 anni e mezzo di carcere del guru Rodolfo Fiesoli per abusi sessuali e maltrattamenti (libero però per fine termini di carcerazione preventiva), ora il guru della comunità rischia un nuovo processo per violenza sessuale su minore. Le accuse si riferiscono a palpeggiamenti, molestie sessuali, avanche, stalking fisico e persecuzioni fisiche compiute tra il 2003 e il 2007 nei confronti di un allora 11enne affidato al Forteto dopo una grave crisi familiare e la separazione dei genitori.
Intanto sotto accusa finiscono le presunte coperture politiche, con i promotori della commissione regionale di inchiesta, Paolo Bambagioni (Pd) e Stefano Mugnai (Fi) che segnalano silenzi interessati e pressioni politiche su chi ha denunciato e chi ha solto accertamenti, e si allarga il fronte di chi chiede il commissariamento della cooperativa. Insufficiente aver cambiato il presidente – la tesi – va azzerato il cda, tutelando produttori e indotto.
A sposare la linea del commissariamento ieri anche il sindaco metropolitano Dario Nardella. Ancora silenzio invece da parte degli enti locali mugellani: nessuna presa di posizione ufficiale finora infatti né dal comune di Vicchio, di Borgo san Lorenzo e dell’Unione dei Comuni, che pure si sono costituite come parti civili al processo.