FIRENZE – L’ultimo scorcio del 2014 offre elementi positivi per la ripresa in Toscana, ma gli investimenti restano al palo e la situazione occupazionale è drammatica, in particolare per i giovani. Sono i primi dati che emergono dalle anticipazioni del rapporto ‘L’economia della Toscana’ di Bankitalia, presentato oggi a Firenze.
Segnali di miglioramento si sono registrati specie tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015, spiega il report di Bankitalia Toscana: “Sono tornate a crescere alcune componenti interne come l’acquisto di beni durevoli da parte delle famiglie, il turismo interno e gli investimenti industriali (+10% circa) mentre investimenti complessivi ancora in calo”.
Sul fonte lavoro però la Toscana continua a non vedere la fine del tunnel: stabile ma basso (al 63,8%) il numero degli occupati, grazie soprattutto al ricorso agli ammortizzatori sociali. In aumento vicenversa il tasso di disoccupazione, oltre il 10%. Drammatico il dato della disoccupazione giovanile: 25%. L’unica classe di età che ha contribuito positivamente alla crescita dell’occupazione è stata infatti quella tra i 55 e i 64 anni.
La distribuzione dei redditi è meno diseguale che nel resto del paese. Le famiglie toscane che possono essere considerate povere sono il 4%, ma salgono al 18% però quelle a rischio “esclusione sociale”.
Altra nota dolente, è stato spiegato, è il tasso di fallimenti in Toscana, molto più alto del resto Italia, e cersciuto negli ultimi anni, attestandosi intorno all’1%. “La riprova – spiega Bankitalia – è che le banche hanno accumulato una quantità di crediti anomali piuttosto elevato e questo condiziona il finanziamento alle imprese”.