FIRENZE – Uomini e donne tenuti forzatamente separati, mariti e mogli allontanati l’uno dall’altra, e una sorta di incitamento all’abbandono dell’eterosessualità. Entra nel concreto dei maltrattamenti pisicologici e fisici cui erano sottoposti gli ospiti e della comunità “Forteto” il pm Ornella Galeotti durante la sua requisitoria al processo. Maltrattamenti di cui devono rispondere davanti al Tribunale di Firenze il fondatore del “Forteto”, Rodolfi Fiesoli, e 22 suoi colaboratori. Per Fiesoli c’è anche l’accusa di abusi e violenza sessuale.
In particolare, ha spiegato il pubblico ministero, al Forteto vigeva “la separazione tra uomini e donne, addirittura c’erano coppie regolarmente sposate costrette a non dormire insieme”, ed è emerso anche che “lo stesso Fiesoli animasse inimicizia per la sessualità eterosessuale a vantaggio della pratica omosessuale”, “in particolare agiva così con le donne, alcune delle quali ne rimasero convinte fino a rompere i rapporti con i mariti”. “Al Forteto – ha affermato ancora il pm Galeotti – Fiesoli teorizzava l’omosessualità tra minori come pratica per superare la fase adolescenziale e per sostenere il confronto con le donne definite ‘troie e puttane'”. “Ci sono solo maschi – ha aggiunto – che testimoniano di aver subito abusi sessuali da Fiesoli, anche da minori. Perché nessuna ragazza è venuta a dirci di essere stata insidiata da lui?”.
I minori ospitati in quasi 40 anni al Forteto facevano parte di famiglie con disagi: spesso erano figli di tossicodipendenti, di genitori violenti, di criminali oppure di persone particolarmente indigenti dove la potestà genitoriale era scarsamente esercitabile e che il tribunale dei Minori di Firenze destinava alla comunità. Tra i ‘metodi’ c’era “la denigrazione sistematica della famiglia di origine per accentuare il distacco, ottenuto anche con la censura sulla posta e l’interdizione a telefonare”. L’obiettivo, ha spiegato in sostanza il pm, era isolare i minori dalle famiglie, inglobarli nella comunità e anche convincerli che “gli atti omosessuali che subivano da Fiesoli e da altri erano a fin di bene”.