FIRENZE – Risposte immediate per fermare le ecatombi annunciate nel Mediterraneo e un cambio di rotta sulle politiche di accoglienza e gestione dei flussi migratori dell’Unione Europea, che “consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte”.
Queste le richiest che partiranno dal presidio in programma domani dalle 18 davanti alla Prefettura di Firenze, promosso da un ampio ventaglio di associazioni, sindacati e organizzazioni non governative, tra cui l’ARCI, dopo le stragi in mare che hanno contato oltre mille morti solo nelle ultime 24 ore. “Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi” sostegnono i promotori della manifestazione, secondo cui l’unico modo per evitare i “viaggi della morte” è una sola: aprire subito vie d’accesso legali, canali umanitari.
“Il governo italiano riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio in tutta l’area del Mediterraneo” l’appello dei priomotori della manifestazione: “Questi morti non consentono a nessuno di perdere tempo e continuare a pronunciare parole vuote”. Per questo all’esecutivo chiedono di farsi promotore in Europa di tre richieste: l’istituzione di un programma di ricerca e salvataggio europeo, la sospensione del trattato di Dublino (che obbliga i migranti a chiedere asilo nel paese Ue in cui arrivano) e l’istituzione di un fondo europeo ad hoc per sostenre i vari Paesi in base della distribuzione dei profughi.