LIVORNO – Sono passati 24 anni dalla tragedia del Moby Prince, il traghetto andato in fiamme nella notte del 10 aprile 1991 al largo del porto di Livorno dopo la collisione con una petroliera. Le vittime furono 140, il più grande disastro della marineria italiana dal dopoguerra. Le cause, invece non sono mai state chiarire. Ieri la commissione Lavori Pubblici del Senato ha dato all’unanimità il primo via libera all’istituzione della commissione d’inchiesta, ma per istituire la commissione serve ancora l’approvazione dell’aula.
Oggi le celebrazioni ufficiali nel capoluogo labronico: alle 9.30 l’Associazione 140″ creata dai famliliari delle vittime incontra i parlamentari della Commissione Trasporti del Senat, prima della consueta messa in Cattedrale alle 12. Nel pomeriggio dalle 15.30 in Palazzo civico, il sindaco e autorità incontrerannpo i familiari delle vittime, quindi alle 17 dal Municipio partirtà il corteo che si conluderà all’Andana Anelli) del porto con la deposizione di una corona e il lancio dei fiori in mare.
Ieri nel pomerigio Piazza Grande è stata teatro di un presidio silenzioso organizzato dall’ associazione Effetto Collaterale’ per ricordare alla collettuività le richieste di verità e giustizia di familiari delle vittime: i manifestanti erano vestiti di nero e tenevano in mano un cartello con scritto ‘Verità per il Moby Prince #Iosono141’, con sul retro stampata una lettera aperta di Loris Rispoli, presidente dell’associazione delle vittime ‘140’.
