FIRENZE – “Non voglio pensare che si possa arrivare ad avere gli Uffizi chiusi a Pasqua. In quel caso, non sta a me dirlo, ma penso che se ci fossero le condizioni per garantire comunque l’apertura, sarebbe utile se il ministero le prendesse in considerazione”. Non sarebbe contrario all’ipotesi di una sorta di precettazione, il provvedimento autoritativo previsto per i lavoratori dei servizi essenziali e di pubblica utilità, il sindaco di Firenze Dario Nardella, per evitare l’annunciato sciopero per il 4 e 5 aprile nei musei statali, annunciato dai lavoratori dei servizi aggiuntivi, che chiedono la clasuola sociale in vista della nuova gara di appalto del servizio.
In testa alle preoccupazioni di Nardella, gli effetti negativi per il turismo e l’immagine della città: “Rischiamo, se lo sciopero ci sarà, una situazione di emergenza, con code lunghissime che si determineranno negli altri musei della città ed anche il fallimento della domenica gratis nelle gallerie, iniziativa nazionale del Mibact che cade proprio per Pasqua”.
Ai lavoratori che ahanno proclamato lo sciopero, chiede di fidarsi della rassicurazioni offerte dal governo: “Ho sentito nuovamente il ministro Franceschini: ha ribadito quello che è già stato detto ai lavoratori, e cioè che il ministero è intenzionato a garantire, con la clausola sociale, la continuità nel rapporto di lavoro agli addetti anche in caso di cambio di concessionario”.