ROMA – “Riaprire l’altoforno, spostare le acciaierie e liberare le aree per logistica e agroalimentare”: questo il piano del gruppo algerino Cevital illustrato stamani nel corso di un incontro al ministero dello Sviluppo economico. A sintetizzare l’esito della riunione l’assessore regionale alle Attività produttive, Gianfranco Simoncini, presente all’incontro con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
L’intenzione della nuva proprietà delle acciaierie, avrebbe spiegato Issab Rebrab nel corso della riunione, è quella di procedere con il mantenimento dell’area a caldo e contemporaneamente di costruire anche un nuovo forno elettrico da realizzare nell’area periferica di Ischia di Crociano. Per fare questo Cevital pensa per il momento di procedere con la richiesta delle autorizzazioni per la riaccensione dell’altoforno, acquistando coke dall’esterno, dal momento che la vecchia cokeria ormai spenta da mesi è troppo obsoleta. Nel piano ci sarà anche la costruzione di una nuova cokeria che verrà realizzata in futuro vicino all’altoforno, nella stessa area dove verrà spostata anche l’acciaieria consentendo la liberazione di spazi significativi da destinare in particolare all’agroalimentare. Le ragioni che spingono il gruppo al mantenimento dell’area a caldo, si fa notare, sono essenzialmente legate alla necessità di produrre acciaio speciale, che non può essere prodotto con i forni elettrici e l’esigenza di riassorbire più lavoratori possibili in tempi brevi. Se questo piano fosse confermato infatti, Cevital riassorbirebbe per il momento 1860 lavoratori.