FIRENZE – Un riordino all’insegna del concetto di area vasta con la riduzione, a partire dal primo gennaio 2016, da 12 a 3 Asl per tutta la Toscana. Questo il cuore della riforma sanitaria in Toscana proposta dalla giunta e oggi approvata a maggioranza dal Consiglio Regionale. Il provvedimento, è stato disegnato per fare fronte agli oltre 400 milioni di euro di tagli decidi dal governo: obiettivo della riforma è risparmiare circa 100 milioni di euro in due anni, intervenendo sugli oltre 51 mila dipendenti del sistema sanitario regionale, attraverso il ricorso ai prepensionamenti (grazie alle leggi pre Fornero in materia). Dal primo di luglio partiranno i commissariamenti delle Asl in vista dell’aggregazione. La legge varata oggi è solo il primo passo della riforma: il nuovo ruolo attributo alla programmazione di area vasta sarà disciplinato con una ulteriore proposta di legge che la giunta regionale dovrà presentare entro il 30 settembre 2015.
“Dal 1° gennaio 2016 in Toscana saranno operative le tre nuove macro-Asl di area vasta, frutto dell’aggregazione delle attuali Asl territoriali” ha dichiarato Luigi Marroni, assessore regionale alla salute, dopo l’approvazione della legge. “Procederemo presto – ha detto – alla nomina dei tre direttori della programmazione di Area vasta per mettere insieme le Asl e le aziende ospedaliero-universitarie”. A luglio arriverà quindi il commissariamento delle Asl, per poi procedere alla creazione delle macro-Asl pronte appunto per entrare in vigore dal primo giorno del 2016. Marroni ha quindi sottolineato che saranno chiamati a raccolta tutti gli operatori che vorranno partecipare, per poter dare un contributo di progetti, e non solo personale, a questa riforma. Mano tesa infine anche ai rappresentanti dell’intersindacale medica, veterinaria e sanitaria della Toscana che oggi ha criticato la riforma della sanità regionale.