FIRENZE – “Quello che lascia perplessi sono i risarcimenti alle famiglie delle 32 vittime: mi domando quanto valga la loro vita. Rispetto invece ai 300mila euro di provvisionale alla Regione, lo considero un riconoscimento simbolico che accettiamo”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dopo la sentenza del processo per il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio.
In base al dispositivo emesso, Francesco Schettino e la Costa, in quanto responsabile civile in solido con l’ex comandante della Condordia, dovranno risarcire complessivamente 12,3 milioni di euro a naufraghi e equipaggio della nave, oltre ad alcuni enti ed associazioni. I passeggeri e l’equipaggio dovranno essere risarciti con 4 milioni di provvisionali e quasi 2,8 milioni di danni definitivi, stabiliti dal tribunale. Agli enti, invece, Schettino e la Costa dovranno pagare complessivamente 5 milioni e 510mila euro: ci sono la regione Toscana, la provincia di Grosseto e il comune del Giglio, i ministeri dell’Ambiente, dell’Interno, delle Infrastrutture e della Difesa, il Dipartimento della Protezione Civile e la Presidenza del Consiglio. Risarcito anche l’Inail. Infine, 45mila euro complessivi verranno liquidati a 3 associazioni: Codacons, Confconsumatori e Wwf.
“A questo punto della vicenda – dice poi Rossi – ho un unico desiderio: che si smetta di parlare di questo dramma fonte solo di sofferenze, ingiustizie e arroganza che hanno ferito prima di tutto le famiglie delle vittime, poi i soccorritori del Giglio e della Toscana, e infine la ragionevolezza e la disponibilità delle istituzioni toscane a risolvere i problemi in modo collaborativo”.