FIRENZE – Avanti tutta con l’Agenzia regionale per il lavoro: mentre è ancora in corso la discussione sulle competenze a livello nazionale, la Toscana – prima regione in Italia – è pronta a dare attuazione alla legge approvata dal consiglio regionale nel luglio scorso. “Obiettivo è far incontrare sempre meglio domanda e offerta di lavoro” ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi, ricordando che già oggi il 20% dei nuovi contratti passano attraverso la rete dei centri per l’Impiego contro il 4% della media italiana.
La nuova agenzia entrerà in funzione dopo l’approvazione della legge regionale su educazione, orientamento e formazione: per la fase transitoria, la Regione ha provveduto a stanziare i fondi necessari a garantirne l’attività fino alla fine dell’anno. Salvi i circa 1.000 lavoratori dei 56 Centri per l’Impiego toscani: con un emendamento alla proposta di legge sulla riorganizzazione delle Province, la giunta ha deciso il trasferimento alla Regione del personale dei Centri per l’impiego (Cpi) che confluirà poi nell’Agenzia regionale per il lavoro. Attualmente in carico alle Province 560 dipendenti diretti dei centri e 540 dipendenti da enti esterni. Per garantire la fase transitoria, i servizi e gli standard di qualità e i livelli essenziali delle prestazioni era stata attribuita alle Province, per il 2014, la somma di 12 milioni come anticipazione della nuova programmazione.