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Salvare San Salvi. Da “luogo perso” a “luogo partecipato”

today22/01/2015

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san salvi firenzeFIRENZE –  Sono già più di 2.000 le firme raccolte intorno all’appello promosso dal Coordinamento Salvare San Salvi per trovare un progetto largamente condiviso e partecipato per rivitalizzare l’area dda 32 ettari che comprende l’ex manicomio e il parco che lo circonda. Tra queste, anche moti nomi di spicco della cultura e dell’accademica: dal sociologo Gianfranco Bettin, il critico d’arte Tomaso Montanari, il politologo Stefano Bartolini, l’urbanista Giorgio Pizziolo, la docente di architettura Daniela Poli.

Scopo della sottoscrizione non è solo simbolica ma è intesa a promuovere il Percorso Partecipato previsto dalla legge regionale sulla partecipazione del 2013: le firme: obbiettivo minimo in questi giorni è superare le 2500 firme valide entro venerdì 30 gennaio, quando saranno consegnate alla Autorità per la partecipazione. “L’area di San Salvi è una risorsa cruciale per lo sviluppo moderno di Firenze – si legge nell’appello – e richiede un progetto disegnato con l’apporto dei cittadini per arginare pericolosi interessi speculativi che, nella loro miope ingordigia, potrebbero riaffacciarsi per tradire la storia e le chances di riequilibrio e innovazione urbanistica e sociale presenti in questo grande spazio”. Può essere un luogo di presenza universitaria, di cooperative giovanili, di attività

culturali ed espositive orientato sulle giovani generazioni, di pratiche sportive, di altro, ma certo ai più il bellissimo ma decadente luogo dimenticato e mal collegato che è oggi”.

Indicazioni su come e dove firmare su www.sansalvipertutti.wix.com/home, dove si può scaricare il modulo col cui raccogliere o far raccogliere delle altre firme e su FB a @sansalvipertutti.

Scritto da: Redazione Novaradio


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