GROSSETO – “Abbiamo aperto un fascicolo per atti successivi alla morte, non un’inchiesta: abbiamo acquisito l’informativa dei carabinieri. Invieremo tutto a Roma”. Lo ha detto il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, a proposito degli accertamenti disposti sui soccorsi prestati a Pino Daniele, sentitosi male nella sua casa in Maremma. I carabinieri avrebbero raccolto le testimonianze di alcune persone vicine all’artista, ed hanno inoltre acquisito la registrazione della telefonata di richiesta di soccorso al 118 di Grosseto e gli altri atti relativi agli orari di intervento dell’ambulanza.
Documentazione che non ha rilevato anomalie rispetto alla ricostruzione fatta dall’Asl di Grosseto nei giorni scorsi: il 118 ricevette alle 21:12 la richiesta di soccorso da un cellulare, da parte di un uomo dell’entourage del cantante. Il cellulare fu poi contattato all’incirca alle 21:28 dal medico, una dottoressa, dell’equipaggio partito da Orbetello alle 21:15: l’ambulanza, arrivata in prossimità dell’abitazione di Pino Daniele, chiedeva maggiori precisazioni sull’indirizzo. Chi rispose al cellulare spiegò che la persona per la quale era stato richiesto il soccorso stava andando nella capitale. Alle 21:31 la comunicazione dell’ambulanza al 118 della chiusura dell’intervento