FIRENZE – Saranno piazzale del Re alle Cascine, piazza del Carmine, piazza della Signoria, piazza SS. Annunziata insieme a piazza della Resistenza a Scandicci, le cinque aree protagoniste del Capodanno 2015.
Tra le novità l’abbandono di piazza Stazione come location principale (a causa dei lavori di riqulificazione) a favore di piazzale del Re nel parco delle Cascine, dove l’headliner sarà Mario Biondi. In apertura suoneranno i fiorentini The Venkmans (21.00) e il pratese Francesco Guasti, lanciato da “The Voice” (22.00), dopo il concerto di Biondi la serata proseguirà invece con Smokeout Band (00.30) e il dj set di Don Pasta (2.00). Sarà possibile raggiungere il piazzale tramite la tramvia, che eccezionalmente sarà in servizio tutta la notte, e anche a piedi grazie al nuovo percorso illuminato che collega la fermata “Cascine – Carlo Monni” con il piazzale, lungo il viale delle Catene.
Altra novità per il Capodanno 2015 è il coinvolgimento di piazza del Carmine, che verrà inaugurata nel suo nuovo assetto pedonale proprio dal concerto del 31. Qui sul palco saliranno l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti (22.30), progetto che riunisce 27 tra i miliori studenti dei Conservatori italiani, e i Dirotta su Cuba (00.30), la storica band fiorentina torna nella piazza che aveva visto il loro debutto nel 1992.
Si confermano invece come protagoniste piazza della Signoria, dove suonerà l’Orchestra Filarmonica del Teatro dell’Opera di Rousse (23.00) guidata da Giuseppe Lanzetta e piazza SS. Annunziata, con il concerto gospel di Trini Massie & The Sound of Gospel Singers (ore 22.00). Sul palco di piazza della Resistenza a Scandicci il protagonista sarà Bobo Rondelli accompagnato dalla brass band l’Orchestrino (22.30), in apertura invece, dal Senegal, Aliou Ndiaye Taxuraam e in chiusura Fanfara Transilvania (00.15) e il dj-set di Mondo Cane (1.15).
Una festa ad impatto zero per le tasche dei due comuni, sia i 300 mila euro di costo a Firenze che i 50 mila a Scandicci saranno infatti interamente coperti dagli sponsor. Un contributo che a Scandicci supera di 26 mila euro le spese, disavanzo che durante il nuovo anno verrà reinvestito in attività culturali.