ROMA – “Un grande messaggio agli investitori stranieri e per il futuro di un settore assolutamente decisivo nel domani”. Così il premier Matteo Renzi, dopo aver presenziato alla firma dell’accordo, a Palazzo Chigi. “Piombino – ha detto – è un pezzo di futuro dell’Italia: l’industria manifatturiera, siderurgica, tradizionale è pezzo di futuro e non solo di passato”.
“Voglio esprimere la mia soddisfazione, gioia, gratitudine per l’importante accordo siglato oggi”, ha affermato ancora Renzi: “L’apertura all’investimento straniero è un orgoglio”. “Saremo al fianco delle imprese – ha aggiunto – con la disponibilità del Comune e della Regione e con il lavoro del governo”. “Siete i benvenuti”, ha quindi detto rivolgendosi al presidente di Cevital, sottolineando “la qualità dei lavoratori” di Piombino.
A siglare l’accordo il presidente del gruppo algerino, Isaad Rebrab, che ha assicurato come Cevital intenda non solo mantenere tutto il personale della Lucchini ma anche “aumentare l’occupazione nei prossimi 4 anni”. “Abbiamo un grande progetto per Piombino” ha spiegato Redrab. Non solo riportarla a una produzione di 2 milioni di tonnellate di acciaio, ma anche sviluppare due altri grandi progetti: “una piattaforma logistica per tutto il Mediterraneo e lo sviluppo di un complesso agroalimentare”.
Rebrab, ha sottolineato il commissario straordinario Piero Nardi, grazie anche all’agroalimentare “intende sviluppare il porto di Piombino; ha una visione simile a quella dei nostri imprenditori degli anni ’60”. Secondo Nardi, “a termine il porto movimenterà 12 milioni di tonnellate”.