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Schettino: “Ecco perché tardai l’evacuazione”

today03/12/2014

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schettino aulaGROSSETO – Ripreso stamani l’interrogatorio in aula al comandante Francesco Schettino, unico imputato per il naufragio al Giglio della nave Concordia. Al pm Alessandro Leopizzi che lo incalzava sul tardato allarme dopo L’urto della Concordia al Giglio, Schettino ha detto:  “Io, come comandante, sono il primo dopo di Dio”. Prima aveva spiegato perché tardò a dare l’ordine di evacuazione dalla nave: “Volevo far arrivare la nave più possibile sotto l’isola, altrimenti se avessimo dato i 7 fischi brevi e uno lungo, con le vibrazioni che c’erano state, la gente si sarebbe buttata in acqua”.

Ieri, a margine della prima giornata di interrogatorio, il procuratore capo Francesco Verusio ha detto che la Procura di Grosseto è intenzionata a chiedere oltre 20 anni di carcere per Schettino come responsabile del naufragio Per i vari reati, Schettino potrebbe essere condannato a circa 22 anni.

Scritto da: Redazione Novaradio