FIRENZE – “Io al Quirinale? Ognuno deve fare il proprio mestiere”. Così il direttore d’orchestra Riccardo Muti, ha risposto a chi gli chiedeva di commentare le voci che lo indicano come possibile nome per la Presidenza della Repubblica, a margine oggi della sua visita in palazzo Vecchio, alla vigilia del concerto che stasera lo vedrà dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino al Nuovo Teatro dell’Opera.
Dopo aver incontrato il sindaco Nardella in mattinata, il maestro Muti è brevemente intervenuto nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Firenze per un saluto e un ringraziamento alla città. Fu infatti Firenze, ed il Maggio Musical in particolare,ha ricordato Muti, che nel 1968 decise di scommettere su di lui, allora giovane e semi-sconosciuta “bacchetta”, per affidargli la prima importante direzione. Un’occasione in cui Firenze e il Maggio dimostrarono che “nella vista, come nella politica, bisogna saper osare”. Infine, un ringraziamento e un incitamento al lavoro dei consiglieri, perché “se Firenze vive in modo vibrante e bello anche l’Italia farà lo stesso”.