FIRENZE – Dispositivi elettronici, vestiti e vacanze oferti in regalo per ottenere in cambio l’aggiudicazione delle gare d’appalto per rifornire di presidi sanitari cardiologici in alcuni ospedali, toscani e non. Questa l’ipotesi di accusa per cui tre imprenditori, Rodolfo Bonaccini (74 anni) e i due figli Marco e Rudy (52 e 54 anni), sono finiti agli arresti domiciliari dalle Fiamme Gialle nell’ambito di un’inchiesta coordinata dai pm fiorentini Luca Turco e Giuseppina Mione.
Una quindicina in totale i medici coinvolti nelle indagini, condotte con l’ausilio della Fiamme Gialle di Firenze: tra questi anche il primario del reparto di cardiologia dell’ospedale di Torregalli, Giovanni Maria Santoro, il direttore di aritmologia dell’ospedale fiorentino di Careggi, Luigi Padeletti, e il direttore di cardiologia invasiva di Careggi, David Antoniucci.
Le irregolarità non riguarderebbeo la qualità dei dispositivi (prodotti da aziende estranee all’indagine), ma la correttezza del procedimento di una serie di gare per la fornitura di prodotti cardio-chirurgici, come gli stent coronarici a tre ospedali toscani: i fiorentini San Giovanni di Dio e Careggi e il pisano Cisanello. I tre imprenditori, in qualità di rappresentanti, avrebbero infatti ottenuto l’appalto grazie al favore delle commissioni che dovevano decidere quali prodotti acquistare, fornendo ai medici benefit come vestiti, viaggi, cellulari, tablet. Una delle gare al centro dell’inchiesta è per un ammontare di 20 milioni di euro.