FIRENZE – “L’attuale linea politica sta liquidando, o costringendo ad auto liquidarsi, la generazione di tecnici che hanno guidato fino ad oggi le soprintendenze italiane. Una volta si diceva ‘colpire uno per educarne molti'”. Lo ha detto il direttore dei musei Vaticani, ex ministro di beni culturali ed ex soprintendente del polo museale fiorentino Antonio Paolucci, intervenendo all’inaugurazione del Salone del restauro di Firenze, a pochi giorni dalle dimissioni della sovrintendente Cristina Acidini dalla guida del Polo Museale Fiorentino, annunciata proprio a seguitro della riforma di settore del ministro Franceschini
“Le sovrintendenze non si sa bene cosa saranno nel prossimo futuro: c’è una visione della gestione dei beni culturali che punta sempre di più alla valorizzazione economica del patrimonio” ha aggiunto Paolucci: “Si parla di musei che devono diventare moltiplicatori di profitto. Tutte stupidaggini – ha sottolineato ancora – come chi fa questo mestiere sa bene, e come invece i politici non sanno, visto che entrano nei musei solo quando c’e’ qualche inaugurazione. Ma così vanno le cose: viviamo in tempi calamitosi”.
Dura la replica della vicesindaco di Firenze Cristina Giachi: “Le polemiche del professor Paolucci sono i colpi di coda di un sistema che tarda a volersi rinnovare. Paolucci ha torto nel dire che non c’è bisogno di far intervenire i privati e valorizzare economicamente il nostro patrimonio culturale. È assurdo rimanere su posizioni che allontanano l’economia e il turismo dalla bellezza dei nostri tesori artistici”.