CARRARA – Solo 24 dei 450 sfollati a Marina di Carrara per l’alluvione causata dal crollo di un argine del fiume Carrione, ieri mattina alle 5.40, hanno dormito nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione civile nei padiglioni fieristici di Carrara Fiere. Molti hanno trovato riparo da parenti e amici.
Stamani la situazione sta migliorando: circa due terzi dell’acqua che aveva invaso strade, garage, cantine e i piani bassi delle abitazioni è defluita lasciando, però, una coltre di fango che rende difficile la circolazione. Riaperto anche il porto e il viale di accesso dove ieri erano rimasti bloccati i tir. La pioggia cade anche stamani ma in modo leggero. I vigili del fuoco sono al lavoro anche con le prime idrovore per svuotare scantinati allagati e diverse strade di Marina di Carrara ancora impraticabili. Molti degli interventi, secondo quanto si apprende, saranno comunque effettuati dal Consorzio di bonifica.
Sul fronte giudiziario il procuratore capo Aldo Giubilaro, confermando l’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo, ha annunciato anche una possibile svolta in una seconda inchiesta che riguarda sempre il crollo di un argine del Carrione avvenuto nel novembre 2012, un chilometro a monte dal luogo dove ieri si è aperta la voragine. Da poco depositata anche la perizia sul crollo dell’argine all’altezza del ponte sulla statale Aurelia.