Via libera alle richieste di risarcimento in sede civile da parte delle vittime delle stragi naziste: la Corte Costituzionale ha ha dichiarato illegittime le norme che impediscono di agire in giudizio contro la Germania e quindi, per le vittime italiane del nazismo, di ottenere i risarcimenti.
Nella sentenza la Consulta ha fissato alcuni importanti punti, tra cui innanzitutto il principio che l’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati non opera per crimini di guerra e contro l’umanità, e che vale la competenza della giustizia italiana sulle richieste di risarcimento per i danni conseguenti ai crimini commessi in Italia dal Terzo Reich.
“Una sentenza che ci dà la speranza che in futuro ci sia un’Europa della giustizia che si aggiunga a quella della politica e dell’economia” ha commentato Maurizio Verona sindaco di Stazzema, dove il 12 agosto 1944 nella frazione di Sant’Anna vennero massacrate 560 persone, molte delle quali donne a bambini.