FIRENZE – “Nel Chiosto Delle Geometrie” è questo il nome del progetto/laboratorio di teatro-architettura realizzato da Teatro Studio Krypton e Dipartimento di Architettura dell’università di Firenze (DIDA), che ha come fulcro il Chiostro di Santa Verdiana nel quartiere di Sant’Ambrogio.
Il progetto, che ha preso il via con una fase laboratoriale l’8 settembre nello spazio SEVS del Dipartimento,si apre al publicco dal 20 al 26 settembre con un variegato calendario di iniziative serali ad ingresso libero.
Ad inaugurare la settimana di attività presso il chiostro sarà l’apertura letterale dello spazio: sabato 20 alle ore 21,30 settembre in piazza Annigoni infatti si svolgerà la performance “Demolizione”, durante la quale operai e macchine edili apriranno un varco nel muro che separa la piazza dal complesso di Santa Verdiana, mentre Cauteruccio e gli studenti del laboratorio “presidieranno” il luogo dell’azione urbana.
L’apertura del varco anticipa l’imminente costruzione del nuovo ingresso del Dipartimento, su progetto dell’architetto A. Breschi, ma che è anche metafora di una riunificazione fra università e città, un attraversamento dal passato alla contemporaneità.
Attraverso questo passaggio il pubblico verrà introdotto nel Chiostro di santa Verdiana (il “Chiostro delle Geometrie”), un luogo rimasto chiuso per anni, che costituisce una vera sorpresa con il suo colonnato e gli alberi di magnolia. In questo spazio verrà allestita da Cauteruccio l’installazione “Tree and Places”, che analizza la relazione tra gli elementi naturali e gli elementi architettonici preesistenti.
In questo scenario saranno accolti dal 22 al 26 settembre anche sonorizzazioni, reading, lectures tutti sul tema della relazione tra arte e architettura.
“Nel Chiostro Delle Geometrie” è solo il primo risultato del laboratorio sperimentale permanente di teatro/architettura, approvato dalla direzione del DIDA, che svolgerà attività di ricerca e che approderà entro il 2016 all’apertura di un nuovo spazio teatrale nella chiesa di Santa Verdiana, posto in stretto collegamento con il progetto artistico di Krypton al Teatro Studio di Scandicci.
Un primo passo in cui il centro di Firenze incontra la periferia di Scandicci, ponendosì nell’ottica della futura città metropolitana.