SIENA – Vino di modesta qualità venduto come Brunello e Rosso di Montalcino. E’ la frode scoperta dalla guardia di finanza di Siena, grazie a una segnalazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, che ha portato al sequestro di oltre 160.000 litri di vino e 2.350 contrassegni di Stato. Coinvolto nella frode, definita “clamorosa” dalla gdf, un enologo di svariate aziende agricole di Montalcino, che è stato denunciato. In base a quanto scoperto, l’uomo riusciva a spacciare modesto vino rosso come Brunello inserendo, grazie alle “straordinarie abilità informatiche”, dati falsi nella banca dati di Artea, agenzia della Regione, su dichiarazioni di produzione delle vendemmie, giacenze contabili e cessioni di vino sfuso. L’inchiesta ha portato finora al sequestro di vino per un valore di quasi un milione di euro.
La Regione Toscana “si costituirà parte civile, a difesa dei produttori del Brunello e per il danno subito con la violazione della banca dati dell’agenzia regionale Artea” ha annunciato il governatore toscano Enrico Rossi che ha ringraziato “la Guardia di Finanza e le forze dell’ordine per aver scovato questa gravissima truffa ai danni di uno dei brand che più caratterizza la Toscana e l’Italia nel mondo”. “Vogliamo dare un segnale inequivocabile – ha aggiunto Rossi – che stiamo dalla parte degli imprenditori per bene, dalla parte della legalità e della trasparenza”.