ROMA -La fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, prevista cioè nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma con dei paletti rispetto all’età delle donne riceventi, che devono essere in età potenzialmente fertile. Non solo: la fecondazione garantirà al nascituro un fenotipo simile a quello della coppia ricevente: colore della pelle, occhi, capelli e gruppo sanguigno). Il bambino nato da fecondazione eterologa avrà la possibilità di chiedere di conoscere l’identità del padre o madre biologici una volta compiuti i 25 anni di età: a questo punto il donatore viene ricontattato e, se lo decide, potrà rivelare la propria identità. si prevede un limite massimo di 10 nati per ogni donatore. la coppia che ha già avuto un figlio da eterologa potrà però chiedere di avere altri figli da eterologa con lo stesso donatore.
Sono queste alcune delle regole messe a punto da tecnici e funzionari delle regioni nel documento tecnico cheper l’introduzione della fecondazione eterologa. Il documento, redatto sulla base delle indicazioni condivise dalla Regioni, è stato approvato nel pomeriggio dalla commissione Salute della Conferenza delle Regioni e verrà portato domani all’attenzione dei presidenti delle Regioni.
Il documento ha lo scopo di creare un corpus unitario e riconosciuto da tutte le Regioni per l’applicazione delle fecondazione eterologa e va nella direzione di poter garantire in tutte le regioni il diritto sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato il divieto della legge 40/2004. Finora, infatti, solo la Toscana ha varato delibere per permettere il nuovo trattamento sanitario, ma almeno altre 5 (Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto e Umbria) avevano detto di voler seguire la strada toscana. “Se le regole introdotte non saranno grandi siamo pronti ad armonizzare le nostre alle linee guida che verranno condivise da tutti” a detto oggi l’assessore toscano alla salute Luigi Marroni: “L’auspicio – h aggiunto – è di giungere ad un testo condiviso che potrebbe poi essere approvato in Conferenza Stato-Regioni e che servirebbe a regolamentare la materia almeno in una fase di passaggio, fino all’approvazione di un’eventuale legge da parte del Parlamento”.