Tra pochi giorni gli studenti toscani torneranno sui banchi nella nostra regione: per far fronte alle necessità saranno necessari, secondo la stima della Flc-Cgil, almeno 2.000 nuove immissioni a ruolo previste e 5.000 supplenze. L’attribuzione dei posti vive ancora una situazione di grande incertezza, creata dal decreto di agosto che ha fatto nascere il contrasto tra i precari inserito nelle graduatorie ad esaurimento (Gae) e gli idonei del “concorsone Profumo” del 2012. Per risolvere la questione, il sindacato assieme al gruppo Docenti precari toscani e al movimento “Ora basta!” nato su FB e che ha raccolto oltre 2.000 adesioni, lanciano al ministero una serie di proposte unitarie : tra i punti condivisi, la immediata copertura dei posti vacanti – con stabilizzazioni di personale precario, più un contingente aggiuntivo per coprire le revoche dei trattenimenti in servizio. In più si chiede la revisione delle classi di concorso e l’assegnazione ai precari anche degli spezzoni di supplenza inferiori alle 6 ore. Il costo? “Molto inferiore rispetto a quello dei contenziosi in corso – spiega Alessandro Rapezzi delle Flc-Cgil, al disagio per ragazzi e famiglie e in termini di decadimento della qualità dell’insegnamento”.
Alessandro Rapezzi, Flc-Cgil
Ieri una rappresentanza del gruppo Docenti precari toscani precari ha incontrato a Firenze il sottosegretario reggi, ospite della Festa dell’Unità: “Ha promesso spiega Bernardo Croci – di portare le nostre proposte sul tavolo del ministro Giannini e del premier Renzi: l’importante è che prima di pensare alle nuove regole per reclutamento si risolvano i problemi dei pecari di oggi”.
Bernardo Croci, gruppo Docenti Precari Toscani
Proposta unitaria a parte, su alcuni punti, le posizioni rimangono differenziate: è il caso del tema delle diffide (12.000 in tutta Italia) già presentate contro il decreto di agosto: “Siamo pronti a far scattare i ricorsi – dice il gruppo “Ora Basta!” – non appena il primo degli idonei sarà assunto”.