FIRENZE – Una maxi truffa ai danni dello Stato legata al mondo dell’ippica, grazie a società ‘schermo’ che avrebbero consentito di ottenere contributi pubblici, per svariati milioni di euro, a soggetti non aventi diritto a causa di debiti con l’Erario. E’ il quadro delineato da un’inchiesta della guardia di finanza di Firenze, coordinata dal pm fiorentino Giulio Monferini, che in queste ore sta portando all’esecuzione in Toscana, Campania, Lazio e Sicilia, di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di beni per un equivalente di 57 milioni di euro. L’indagine vede coinvolti imprenditori impegnati nella gestione degli ippodromi di Firenze, Roma e Napoli.
Aggirando una norma del 2008 per consentire l’accesso ai fondi solo di in regola con il pagamento di tasse e contributi, gli imprenditori avevano creato una serie di società ‘schermo’ in tutta italia, per nascondere i soggetti che nel tempo avevano accumulato cospicui debiti nei confronti dell’Erario, percependo indebitamente contribuiti per circa un quinquennio, solo in minima parte utilizzati per la gestione degli immobili e lo sviluppo dell’attività ippica.