FIRENZE – La convergenza di una “strana maggioranza” tra Pd e pezzi dell’opposizione di centrodestra ha portato all’approvazione definitiva in Consiglio regionale dell’ormai famosa “integrazione alla variante del PIT”, ovvero il documento di programmazione territoriale con le prescrizioni relativa alla piana fiorentina, compresi il parco agricolo e la nuova pista parallela dell’aeroporto di Firenze. Come in sede di adozione del piano un anno fa: si conferma l’indicazione di lunghezza massima di 2000 metri, previsione però che potrebbe anche essere modificata su richiesta di Enac per ragioni di sicurezza, come prevede una norma riguardante gli aeroporti di rilevanza strategica nazionale, tra cui c’è anche lo scalo di Peretola.
L’approvazione del documento con 31 voti favorevoli: 25 della maggioranza (tra cui 21 consiglieri democratici, 3 degli ex Idv ora divenuti “Toscana Civica Riformista” e il consigliere socialista Ciucchi), cui si sono aggiunti 6 consiglieri di opposizione di area centro-destra. Si tratta di Lazzeri e Gambetta Vianna del gruppo “Più Toscana” (ex Lega Nord), Carraresi e Del Carlo dell’Udc, più il sì dato “a titolo è personale” da parte dei consiglieri (fiorentini) Nicola Nascosti di Forza Italia e Paolo Marcheschi di Fratelli d’Italia. “Siamo per un aeroporto vero con una pista di 2400 metri, la mediazione dei 2 km trovata con la Piana verrà spazzata via dal vento”.
Il loro apporto ha compensato il voto contrario espresso da altri 6 consiglieri: 2 consiglieri PD da sempre contrari all’ampliamento di Peretola, il pratese Fabrizio Mattei e Vanessa Boretti, espressione della piana): “La nuova pista alla fine cancellerà Pisa, creerà problemi ambientali per Prato e la piana e costerà centinaia di milioni di euro ai cittadini”. No anche da parte dei 2 consiglieri Russo e Chincarini: “Fallito il tentativo di regolamentazione della Regione – spiegano – dato che sappiamo che la lunghezza la deciderà Enac, mentre dalla holding pubblica su è passati alla vendita ad un unico provato”.
Oltre a questi quattro, parte della attuale maggioranza, hanno votato “no” la consigliera di Rifondazione Sgherri e il consigliere SEL Romanelli. Voto di astensione (con valore negativo) è stato dato dal gruppo di NCD, per segnalare le contraddizioni tra l’inserimento di una previsione di 2 km che non è vincolante. Pposizione analoga quella dei gruppi di FI e FDI, che una volta delineatasi una maggioranza a favore dell’atto, FI e FdI hanno deciso di non partecipare al voto.
Esulta il Pd per la conclusione di un iter iniziato oltre 2 anni fa. “Si confermano il limite dei 2.000 metri di pista indicati un anno fa” dice Gianfranco Venturi, “ora aspettiamo il progetto di AdF, Corporation America ha annunciato uno studio per limitare inquinamento e rumorosità”. “La maggioranza di Rossi non c’è più” denunciano i critici del PIT. “I quattro quinti del Consiglio ha detto il via libera al PIT, il resto è onanismo da politologi” taglia corto il governatore.