ISOLA DEL GIGLIO – Poco dopo le 11 di stamani, dopo oltre 2 anni e mezzo dal naufragio costato al vita a 32 persone, la nave Concordia è tornata a galleggiare nelle acque del Giglio. Poco dopo le 6, secondo i programmi, sono iniziate le operazioni del cosiddetto refloating: tramite il pompaggio dell’acqua dentro e fuori dai cassoni posizionati sui due fianchi, il relitto si è staccato di un metro dal falso fondale sul quale appoggiava dal settembre scorso dopo le operazioni di rotazione.
“La nave galleggia con le sue forze, e questo era tutt’altro che scontato” ha detto il responsabile della rimozione Franco Porcellacchia. Le operazioni, durante cui sono stati sospesi i collegamenti marittimi con l’isola, sono costantemente monitorate: per l’osservatorio ambientale: i dati sono in linea con gli scenari previsti. Al momento, “non c’è stata alcuna anomalia” ha detto il ministro dell’ambiente Galletti, oggi al Giglio: “Abbiamo cominciato bene, ma l’operazione finirà solo con il trasporto del relitto a Genova” ha aggiunto, confermando che le piattaforme sul fondale dovranno essere rimosse. Il rigalleggiamento è solo prima delle 4 fasi che porteranno il relitto ad abbandonare definitivamente il Giglio (tempo permettendo si stima intorno al 21 luglio) per il porto di Genova dove dovrà essere smantellata.