ISOLA DEL GIGLIO- Test decisivi in queste ore al Giglio sul relitto della nave Concordia in vista dell’avvio delle operazioni di rigalleggiamento previsto per il 14 luglio: in particolare le circa 300 persone impegnate stanno verificando il funzionamento dei movimenti della zavorra artificiale formata dalla cintura di cassoni ‘aria-acqua’ per far rigalleggiare la nave, e i sistemi elettrici e pneumatici dell’impianto dedicato alla movimentazione della zavorra dei cassoni, che formano una cintura intorno alla nave, ossia dei sistemi che servono per controllare e comandare l’immissione di aria compressa nei cassoni e la conseguente espulsione dell’acqua al momento del rigalleggiamento.
Al momento la nave è immersa di 30 metri: con il rigalleggiamento dovrà emergere di circa 12 per ottenere un pescaggio di circa 18 metri e mezzo, in modo da essere trainata via mare e, soprattutto, potrà accedere alla diga foranea e al molo est del porto di Genova Voltri. Dal 14 luglio si devono far emergere gradualmente quattro ponti, dal 6 fino al ponte 3 compreso. La nuova linea di galleggiamento sarà quindi fra il ponte 2 e il 3.
Non del tutto rassicurato dalle notizie che emergano il comune del Giglio. Il sindaco Sergio Ortelli che, facendosi portavoce delle lamentele dei suoi concittadini, fa sapere di non conoscere quali programmi abbia Costa spa per mitigare al massimo “le interferenze dei lavori con le attività turistiche e socio-economiche dell’isola”. Il riferimento è agli stop temporanei dei traghetti, ai divieti di accesso ad alcune spiagge, alla nautica da diporto, all’impatto su Giglio Porto. Ortelli ha detto di aver ricevuto talvolta delle rassicurazioni verbali da parte di dirigenti di Costa, ma di non aver mai avuto un programma scritto con i punti di interessi per la popolazione gigliese e per i turisti dell’isola: “Tre-quattrocento operatori – dichiara – non possono compensare i 4.000 vacanzieri di giugno, i 6-7.000 di luglio, i 10-12.000 di agosto”.