FIRENZE – Dal 1° luglio a Firenze acquistare un biglietto dei bus tramite cellulare costa 20 centesimi in più: a deciderlo è stata Atafa Gestioni srl, la società privata del gruppo Fs che gestisce il trasposto pubblico dell’area fiorentina, a 18 mesi dal blocco dell’aumento del ticket tramite sms richiesto dal Comune di Firenze al gestore.
Duro il commento Stefano Giorgetti, assessore alla viabilità. “Ho incontrato i dirigenti ed esternato tutta la mia contrarietà a tale aumento non perché – spiega Giorgetti – sia ingiustificato dai costi, ma perché ad oggi lo ritengo inopportuno essendo ormai al termine il periodo degli obblighi di servizio con l’assegnazione della gara del Lotto Unico Regionale prevista nel dicembre 2014. Non comprendo perché – ha concluso Giorgetti – per 18 mesi si è mantenuto il titolo a 1,20 euro e solo negli ultimi 6 mesi si voglia modificare, visto che probabilmente i maggiori costi non pregiudicavano l’equilibrio economico dell’Azienda. A meno che oggi, cambiati i referenti dell’Amministrazione Comunale, non si cerchi un recupero dei ricavi”.
La vicenda inizia nel novembre 2012: dopo la fase sperimentale della vendita via sms, Ataf comunicava l’aumento del prezzo a 1,50 euro, motivandolo in base ai maggiori costi del servizio aggiuntivo (il 15% sull’acquisto riconosciuto all’operatore economico più un 6% di costi gestionali). La Provincia, con lo stesso Giorgetti (allora assessore provinciale ai trasporti) accolse la modifica del prezzo di vendita a 1,50 euro per non interrompere il servizio come minacciato da Ataf. L’aumento, previsto a partire dal 1° gennaio 2013, alla fine non fu attuato perché il gestore accolse la richiesta del Comune di Firenze di mantenere il costo del biglietto a 1,20 euro. Ora, evidentemente Ataf ci riprova.