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Piano cave. Rossi: “Una rivoluzione culturale, salve le Apuane”

today02/07/2014

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cave apuane 2FIRENZE  – “Il Piano del paesaggio toscano è una svolta. E’ un piano di chiarezza e semplificazione che permette alla Toscana di evitare gli scempi futuri” ed è prima di tutto “una rivoluzione culturale perché anche in futuro la Toscana deve rimanere bella”. Queste le parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervenendo in Consiglio regionale in merito all’adozione dell’integrazione al Pit con valore di Piano paesaggistico. La discussione del documento che contiene al suo interno anche il cosiddetto ‘Piano cave’, è iniziata ieri pomeriggio ed ha aperto la seduta odierna dell’assemblea regionale toscano

“Superiamo una situazione di incertezza, di mancanza di previsioni precise e di vincoli” ha detto Rossi, aggiungendo: “Vette e crinali sopra i 1200 metri devono essere tutelati non siamo partiti dall’idea di chiudere le cave ma superare quelle interne al perimetro del parco delle Apuane. Non abbiamo mai pensato a un blocco delle attività di estrazione”. Obiettivo da raggiungere è che “entro il 2020 il 50% estratto deve essere lavorato in loco”.

Contro il piano si sono è schierato l’intero comparto lapideo apuo-versiliese, oggi al secondo giorno di serrata di cave e laboratori. Ai consiglieri regionali ieri l’appello dell’unione industriali a sospendere l’approvazione del piano. Sul frotne opposto, invece le associazioni e comitati ambientalisti, che ieri hanno manifestato davanti alla sede del consiglio regionale e hanno consegnato 100 mila firme raccolte per la tutela del paesaggio delle Apuane e contro lo sfruttamento del suolo.

Scritto da: Redazione Novaradio