FIRENZE – “Si è preferito lasciare decidere tutto a Costa Concordia chi smantella la nave e dove. Il Governo a questo punto aveva poche strade”. E’ il commento del presidente della Regione Toscana Enrico, oggi sulla scelta del governo di portare il relitto della Costa Concordia a Genova invece che a Piombino. “Era meglio – ha detto ancora – se la Costa Concordia veniva a Piombino come ho sempre sostenuto. E’ stata scelta la strada più rischiosa e io dico peccato”. “Per quanto ci riguarda – ha detto Rossi – intensificheremo quanto più possibile i controlli contro l’inquinamento e per la tutela del mare e chiediamo al Governo di aiutarci e di essere coerente per il porto di Piombino”.
La decisione nel porto di destinazione per lo smantellamento, ampiamente annunciata, è arrivata ieri al termine del Consiglio dei Ministri per bocca del premier Renzi: “Ieri non ho ricevuto messaggi da Renzi, ma spero di averne presto sulla conclusione della partita dello smantellamento del naviglio militare a Piombino”. “A settembre – ha spiegato – il porto di Piombino potrà accogliere le navi e dobbiamo essere messi nelle condizioni, così come sottoscritto nell’accordo di programma, di poter smantellare il naviglio militare”. Si tratta, ha spiegato, “di oltre 40 mila tonnellate e Piombino si affermerà come porto per lo smantellamento e la rottamazione delle navi. Questa parte dell’accordo deve essere ancora definita nei dettagli e mi aspetto che su questo ci sia un recupero da parte del Governo”.
Enrico Rossi su relitto Concordia