La decisione, anticipato oggi dal Sole 24 ore, sarebbe già stata presa: dopo il passaggio in Conferenza dei servizi, prevista per il 16 giugno, la decisione varrà ufficializzata. Non ce l’ha fatta dunque Piombino nella sua corsa contro il tempo per adeguare il porto per accogliere il relitto. Decisa anche la data del rigalleggiamento: il 20 luglio. Dopodiché la nave sarà rimorchiata verso Genova con un viaggio di 150 miglia, verso il terminal di Voltri, capace di accogliere il pescaggio di 18,5 metri del relitto; non sarà utilizzata la Vanguard, la mega nave che avrebbe potuto ‘imbarcare’ Concordia. L’operazione sarà condotta dalla ditta Titan Micoperi, la stessa che ha già realizzato il raddrizzamento. Lo smantellamento sarà invece affidato a gruppi San Giorgio, Mariotti e Saipem e si svolgerà in più fasi tra Voltri, zona portuale di Levante e porto di Genova. La scelta il porto di Genova soddisfa la volontà di Costa Crociere e del Governo di eseguire in Italia la demolizione, cui si sono allineata anche gli assicuratori (che preferivano inveve la meno onerosa ipotesi della Turchia). Il costo calcolato è ci circa 100 Ml di euro, mentre lo smaltimento si stima possa dare occupazione per un anno a circa 100 persone più l’indotto.